Con C.U. n. 22 del 07.10.2016 il Tribunale Federale Nazionale in una fattispecie riguardante il fallimento di un sodalizio sportivo nel quale erano coinvolti molteplici soggetti, ha sanzionato ogni deferito secondo un grado di colpevolezza differente e, per quanto riguarda l'”amministratore di fatto” della società, il quale evidenziava a propria difesa la marginale attività dallo stesso posta in essere, quando peraltro la società si trovava già in uno stato di decozione, ha osservato che “Le ragioni esimenti spiegate dalla difesa e concernenti l’effettivo ruolo sostanziale svolto dal deferito, inteso come privo di potestà gestionale poiché mero ‘consulente societario’, convergono parzialmente con le risultanze in atti, in quanto il Tribunale è pervenuto alla convinzione che la funzione svolta dal prevenuto esponga un suo coinvolgimento se pure in maniera marginale“. (P. Di Stanislao / Figc)
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