Con C.U. n. 15 del 2 marzo 2018 il Tribunale Federale Nazionale Sez. Tesseramenti si è espresso sulla richiesta di giudizio inviata dalla Corte Sportiva affinché fosse definita la decorrenza del tesseramento di un calciatore minorenne extracomunitario ritenuto da un’affiliata in posizione irregolare per mancata applicazione della Legge n. 12/2016 (Ius soli) all’atto del tesseramento. Il Tribunale, esaminata tutta la documentazione, ha ritenuto regolare il tesseramento precisando che nella modulistica federale non vi è alcuna opzione da evidenziare circa l’applicazione dello “Ius soli” e che una sola è la condizione alla quale deve essere sottoposto il tesseramento per i calciatori italiani ovvero l’onere di “dimostrare, per il tramite di un certificato di residenza storico, di essere residente in Italia da un periodo antecedente al decimo anno di età”. (Richiesta giudizio Corte Sportiva c/o CR Puglia).
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