Con C.U. n. 15 dell’8 agosto 2017 la Corte Sportiva d’Appello della FIGC pronunciandosi sul reclamo proposto da un’affiliata avverso le sanzioni comminate dal Giudice Sportivo per aver i sostenitori della società medesima lanciato ripetutamente durante la gara tappi di bottiglia, getti d’acqua, sputi e due bottigliette all’indirizzo di un assistente arbitrale, ha parzialmente accolto il ricorso annullando l’obbligo della disputa di una gara a porte chiuse, rilevando che deve tenersi in considerazione “l’oggettiva situazione venutasi a determinare, ossia il grande e inatteso afflusso di ospiti della compagine avversaria, difficilmente sostenibile in ragione della struttura dell’impianto” che inevitabilmente ha condotto ad un dirottamento di tutti gli steward verso il settore ospite con conseguente minor controllo dei propri tifosi. (ASD Trastevere Calcio/FIGC)
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